Materiali non librari e manoscritti IsMEO/IsIAO

ISMEO – Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente, costituita nel 2012 al fine di proseguire l’opera scientifica del disciolto IsIAO. In collaborazione con il Museo delle civiltà e con la Biblioteca nazionale centrale di Roma, è impegnata nella gestione e nella valorizzazione del suo complesso patrimonio documentario, archivistico, bibliografico, cartografico, museale e fotografico.

"Archivi IsMEO-IsIAO" è una piattaforma per la descrizione e la pubblicazione del patrimonio non librario e manoscritto dei fondi IsIAO, oggi conservati presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma e presso il Museo delle Civiltà. 

Si compone di quattro nuclei documentari:

  • Fondi fotografici dell’Istituto italiano per il medio ed Estremo Oriente presso il Museo delle civiltà

  • Fondi fotografici della “Biblioteca IsIAO” - sala delle collezioni africane e orientali della BNCR

  • Documenti e inediti della “Biblioteca IsIAO” - sala delle collezioni africane e orientali della BNCR

  • Fondi di manoscritti e xilografie della “Biblioteca IsIAO” - sala delle collezioni africane e orientali della BNCR

Fondi fotografici dell’Istituto italiano per il medio ed Estremo Oriente presso il Museo delle civiltà

Testimonia l’attività dell’IsMEO presso il Museo Nazionale d’Arte Orientale dal 1956 al 1995. Il fondo, che consta di oltre 500.000 pezzi, si suddivide in quattro serie:

  • Centro scavi - negativi (scavi e restauri delle Missioni archeologica Italiana condotte da IsMEO e varie esplorazioni associate);

  • Centro scavi - stampe (selezione di stampe fotografiche dotate di descrizioni riguardanti scavi e restauri condotti da IsMEO);

  • Centro scavi - diapositive (scavi e restauri condotti da IsMEO e varie esplorazioni associate);

  • Deposito - negativi (documentazione di viaggi, missioni scientifiche, manufatti, opere d’arte e altro, depositate dai collaboratori di IsMEO; include il cosiddetto “Fondo Tucci fotografico”).

Fondi fotografici della “Biblioteca IsIAO” - sala delle collezioni africane e orientali della Biblioteca nazionale centrale di Roma

  1. Fototeca del Ministero dell'Africa italiana 

    Nato dalla fusione, nel 1956, delle raccolte fotografiche del Museo Coloniale di Roma con quelle dell'Istituto Coloniale Italiano, quale fondamentale deposito della memoria visiva istituzionale della storia coloniale italiana, costituisce una testimonianza storica di valore scientifico inestimabile. La maggior parte dei materiali (circa 500.000 pezzi fra stampe e negativi) sono relativi alle ex colonie italiane e più in generale alla vicenda coloniale italiana.

  1. Fondo IsMEO

    Conta di circa 4000 pezzi fra negativi e stampe (alcune raccolte in albi fotografici) relativi a esposizioni, conferenze, incontri ed eventi organizzati dall’Istituto in oltre sessant’anni di attività.

  1. Fondo fotografico di Sabatino Moscati 

    Sabatino Moscati (1922-1997) è stato vicepresidente dell’Istituto per l’Oriente, presidente di IsMEO (1978-79) e fondatore della rivista Archeo. Il suo importante fondo fotografico è composto da 40 albi fotografici (circa 4800 fotografie con didascalie, che documentano prevalentemente siti e reperti di Sardegna, Sicilia e Tunisia), 11 scatole di fotografie sciolte in vari formati (circa 1000, la maggior parte di siti in Sardegna), 15 raccoglitori di diapositive (circa 6300, con didascalie).

Documenti e inediti della “Biblioteca IsIAO” - sala delle collezioni africane e orientali della Biblioteca nazionale centrale di Roma

Materiale documentario che al momento della chiusura dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente in 2011, benché destinato all’Archivio storico diplomatico del Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale, è stato invece trasferito presso la “Biblioteca IsIAO”.

  1. Fondo Gualtiero Benardelli 

    Galtiero Benardelli (1904-1972) è stato ufficiale del Ministero delle colonie, poi Ministero dell’Africa italiana, che dopo la guerra intraprese la carriera diplomatica. Dal 1949 al 1959 servì presso l’Amministrazione fiduciaria italiana della Somalia (AFIS) arrivando a ricoprire la carica di vicesegretario generale. La documentazione, donata nel settembre 2003 all’IsIAO dal figlio Mainardo, è relativa a quest’ultimo periodo. Consta di 6 buste contenenti dossier da lui prodotti nello svolgimento delle sue funzioni, appunti dattiloscritti e relazioni inviate al Ministero degli affari esteri. Contiene anche documentazione relativa alle sue esplorazioni archeologiche.

  1. Collezione documentaria del Museo coloniale di Roma 

    Era parte della documentazione raccolta dai funzionari del Museo coloniale, poi Museo dell’Africa italiana, per l’allestimento della “Sala pionieri ed esploratori”. Consta di 62 fascicoli, carteggi e documenti di viaggiatori e funzionari coloniali italiani fra il secoli XIX e il XX. Vi si accompagnano un inventario, un elenco di documenti che facevano parte della raccolta ma erano esposti nel museo e uno schedario che descrive brevemente ciascun documento. La collezione è stata studiata da Cesira Filesi alla fine degli anni Settanta (C. Filesi, L'Archivio del Museo africano in Roma, Roma: IIA, 1980. Seconda ed. riveduta e ampliata: Roma: IsIAO, 2001).

  1. “Relazione Micacchi” 

    Rappresenta un esempio di documento originale (oltre 500 pagine) corredato da un’ampia appendice fotografica, redatta da Rodolfo Micacchi (?-1947), capo dell'Ufficio Scuole e servizi archeologici in Libia durante l’occupazione italiana, per documentare le attività di scavo, restauro e conservazione promosse dalle Missioni archeologiche italiane tra il 1910 e il 1943. Si conservano inoltre 9 raccoglitori con l’indicazione “Documentazione della Regia Soprintendenza”, contenenti il manoscritto originale annotato, una sua versione dattiloscritta, alcuni estratti e 8 fascicoli corrispondenti ad altrettante appendici fotografiche, dedicati a diversi siti archeologici libici (Pisida, Sabratha, Gargaresc, Tripoli, Leptis Magna, Agedabia, Bengasi, Tocra, Barce, Tolemaide, Cirene).

Fondi di manoscritti e xilografie della “Biblioteca IsIAO” - sala delle collezioni africane e orientali della Biblioteca nazionale centrale di Roma

  1. Fondo Tucci tibetano 

    Consta di oltre 2600 volumi, manoscritti e xilografie, tutti catalogati (E. De Rossi Filibeck, Catalogue of the Tucci Tibetan Fund, 2 vol., Rome: ISMEO: ISIAO, 1994-2003.; E. De Rossi Filibeck, “Tucci Tibetan Collection: addenda”, in Traditional paths, innovative approaches and digital challenges in the study of Tibetan manuscripts and xylographs, edited by M. Clemente, Rome: ISMEO; Scienze e lettere, 2021, p. 137-165). È in corso la digitalizzazione dei volumi.

  1. Fondo Tucci sanscrito 

    È composto da 357 negativi, circa 650 stampe fotografiche, 7 microfilm, 43 rullini, 53 manoscritti in devanagari su carta nepalese, con l’aggiunta 8 negativi già al Museo nazionale di arte orientele, ora al Museo delle civiltà. Sono stati tutti catalogati (F. Sferra, “Sanskrit manuscripts and photographs of Sanskrit manuscripts in Giuseppe Tucci’s Collection”, in Sanskrit texts from Giuseppe Tucci’s Collection. Part 1, edited by F. Sferra. Roma: Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente, 2008, p. 15-78). 

  1. Fondo Dubbiosi

    Consta di 223 manoscritti arabo-yemeniti, 4 litografie, 3 libri a stampa, parte del periodico al-Īmān yamān wa al-ḥikmat yamāniyya e alcune mappe, a stampa e manoscritte di Yemen ed Eritrea (L. Declich, Emilio Dubbiosi and the Fondo Dubbiosi, “East and West”, n.s., 2 (61), 2021, n. 1). I manoscritti sono stati digitalizzati grazie a una convenzione fra ISMEO - Associazione internazionale di studi sul Mediterraneo e l'Oriente, Biblioteca nazionale centrale di Roma, Accademia dei Lincei e Institute for Advanced Study di Princeton; se ne attende la pubblicazione, con catalogo, sul sito dell’IAS.